Il progettista del collegio fu proprio il figlio, Giovanni Cazzulani. I lavori terminarono nell’agosto del 1915. Così lo presentò il “Corriere dell’Adda” di quei giorni: “…il palazzo costituisce uno dei più belli e importanti edifici della città”.
Francesco Cazzulani si occupava con dedizione assoluta dei suoi studenti convittori per “formare delle volontà ferree, delle personalità morali integre, degli uomini insomma”, come amava spesso ripetere. I ragazzi erano costantemente stimolati alternando ai momenti di studio occasioni di divertimento e di vario intrattenimento: dalle rappresentazioni teatrali alle esibizioni musicali, dalle gite artistiche e ciclistiche alle attività sportive, nelle quali vinsero molte gare.
Il contesto storico si è evoluto, ma i principi formativi del nostro istituto sono ispirati agli stessi valori di impegno, serietà, studio, rispetto, sostegno, confronto e solidarietà, che hanno sempre caratterizzato la vita del collegio.
La nostra vuole essere una scuola attiva, dinamica, poliedrica, accessibile a tutti, per aiutare ciascuno ad allargare lo spazio della conoscenza del mondo, per meglio abitarlo e per riconoscere in esso il senso delle cose. Soprattutto vuole essere una scuola “comunità”, nella quale l’interesse per il sapere e il gusto della ricerca passano attraverso relazioni umane significative, che traducono in modi di essere la preoccupazione educativa.
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