Lo scorso anno (il mio primo “vero” anno da Sindaco) nella lettera inviata al Cittadino per il “Brindisi” avevo descritto le tante opere e servizi che la mia Amministrazione aveva realizzato per iniziare a dare importanti risposte a tutti coloro che in me e nella mia squadra avevano riposto la loro fiducia nel giugno del 2018. Ero convinto che niente e nessuno avrebbe potuto distrarci rispetto all’attuazione di un programma così ben avviato, e invece…
E invece il 21 febbraio la vita di tutti noi è stata stravolta. Abbiamo dovuto rivedere l’elenco delle nostre priorità, dedicando gran parte delle nostre risorse, umane ed economiche, alla gestione delle piccole e grandi criticità che la pandemia ha portato con sé. Fin dai primi giorni, come tanti sindaci lombardi e italiani, ho sentito su di me un senso di responsabilità enorme che mi ha portato a prendere decisioni difficili e spesso impopolari. Decisioni che oggi, cifre massalenghine della pandemia alla mano, sembrano averci dato ragione. Abbiamo gestito, tra la prima e la seconda ondata, i bisogni di decine e decine di positivi, e questo non sarebbe stato possibile se al mio fianco non avessi avuto un territorio coeso e operoso, in cui il terzo settore è presente e più vivo che mai.
Ritengo doveroso ringraziare le Associazioni del territorio, i negozianti e il Consiglio Comunale tutto per il lavoro svolto e il sostegno concreto dimostratomi durante questi dieci lunghissimi mesi. Consentitemi poi una menzione particolare per i nostri medici di base: hanno svolto un lavoro straordinario, anche rischiando la loro vita; intervenendo tempestivamente sui casi sospetti hanno di fatto impedito che la malattia potesse dilagare e portare, per molti cittadini, a risvolti ancora più seri e drammatici di quanto non sia accaduto.
Mentre sto scrivendo (18 dicembre) siamo tutti in attesa che il Governo decida quali misure attuare per le Festività; personalmente mi auguro, al netto delle restrizioni ministeriali, che in tutti i cittadini prevalga, come sempre, il buon senso e si possa tutti insieme scongiurare, o quanto meno contenere, una terza ondata.
Il 2021 dovrà essere, grazie anche all’arrivo del vaccino, l’anno della ripresa, l’anno in cui tornare a porre al centro del dibattito politico, locale e nazionale, questioni molto importanti per il nostro futuro, che quest’anno siamo stati costretti ad abbandonare o trascurare pesantemente.
Nonostante tutto, ripongo nel prossimo anno moltissime aspettative per la comunità massalenghina!
Il 23 febbraio prossimo, finalmente, il T.A.R. della Lombardia si esprimerà sul ricorso presentato da alcuni imprenditori agricoli sulla correttezza delle procedure autorizzative e progettuali che avrebbero dovuto, già da quest’autunno, consentirci l’occupazione delle aree su cui sorgerà l’ormai famosa tangenziale di Motta Vigana.
È poi in corso di esecuzione da parte del Consorzio Muzza, ente incaricato da Regione Lombardia, uno studio idraulico del territorio che porterà, tra la fine del 2021 e il 2022, alla realizzazione dell’ultimo tratto di scolmatore ancora mancante. Un canale artificiale (non ancora ultimato dal 2007 ad oggi) che porterà finalmente per il nostro territorio ad una drastica riduzione dei rischi di allagamento nei centri abitati di Massalengo e Motta. L’opera, il cui costo si aggira intorno ai 500.000 euro, verrà interamente finanziata con i fondi regionali del famoso “piano Lombardia” (legge regionale n. 9 del 4 maggio 2020).
La scorsa settimana, inoltre, Regione Lombardia ha deciso di erogare al nostro Comune 1.650.000 euro per la bonifica dell’area della ex OS.AL., un impianto chimico industriale abbandonato da un ventennio. Secondo quanto prevede il “Programma annuale di intervento per l’attuazione delle misure di prevenzione connesse ad attività di gestione dei rifiuti per l’anno 2020”, entro il 2021 verranno erogati i primi 300.000 euro, grazie ai quali inizierà la bonifica, previa progettazione definitiva e gara d’appalto europea attraverso la Centrale Unica di Committenza (C.U.C.) provinciale. Un intervento atteso da anni che consentirà di escludere ulteriori danni ambientali e rendere così più interessante l’intero recupero del comparto industriale della Priora (zona ex mangimificio Madital).
Nelle prossime settimane, infine, lo Sportello Unico per le Attività Produttive (S.U.A.P.) rilascerà il permesso di costruire per la casa di riposo; una struttura da 200 posti letto, di cui 80 dedicati a pazienti malati di Alzheimer, che dovrebbe aprire i battenti entro la primavera/estate del 2022. La proprietà, incaricata anche di costruire l’opera, non ci ha ancora presentato l’ente che gestirà la struttura, ma appena ciò avverrà cercheremo di avviare un’importante sinergia per riavviare con ancora più servizi il nostro centro diurno per gli anziani, purtroppo chiuso dal 21 febbraio scorso a causa del Covid.
Non mi dilungo ulteriormente e, nella speranza di tornare a vederci presto, porgo ai massalenghini, ai lodigiani tutti, a lei caro Direttore e a tutta la sua Redazione gli auguri per un felice e sereno anno nuovo.
Tornare a “vivere” dopo un periodo come questo sarà difficile, ma lo dobbiamo a noi stessi e a chi non c’è più.
Severino Serafini
Massalengo, 18 dicembre 2020