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Il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato la nuova ordinanza che andrà in vigore a partire da domenica 17 gennaio.
È vietato ogni spostamento, se non per comprovate esigenze lavorative, di salute, necessità o per gli spostamenti legati alla didattica in presenza.
Lo spostamento verso una abitazione privata (per trovare parenti o amici) all’interno del comune è consentito per un massimo di una volta al giorno e per un massimo di due persone sopra i 14 anni (tranne persone con disabilità o non autosufficienti).
Vietato uscire dal proprio comune; resta la deroga dei 30 km fuori dai confini del paese per comuni con meno di 5 mila abitanti, ma è vietato raggiungere il Capoluogo di provincia. Resta invariata la fascia di coprifuoco 22-05.
Sono sospese le attività al dettaglio, tranne la vendita di generi alimentari e di prima necessità (computer, elettrodomestici, ferramenta, vernici, vetro, materiali da costruzione, articoli igienico sanitari, saponi, detersivi, libri, giornali, riviste, cartolerie, prodotti agricoli, confezioni e calzature per bambini, biancheria, articoli sportivi, giochi, autoveicoli, profumerie, erboristerie, fioristi, negozi per animali, ottica e foto). Restano aperte edicole, tabaccai, farmacie e parafarmacie.
Le attività al dettaglio di prima necessità presenti nei centri commerciali restano chiuse nei giorni prefestivi e festivi, a eccezione di farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, di prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi, edicole e librerie.
Il mercato si svolge soltanto con i banchi alimentari.
Sono chiusi i servizi alla persona, a eccezione di lavanderie, tintorie, servizi funebri, barbieri e parrucchieri.
Sono sospese le attività di ristorazione: è consentito l’asporto per bar ed enoteche (Ateco prevalenti 56.3 e 47.25) soltanto fino alle ore 18.00. Per i ristoranti è consentito fino alle ore 22.00. Resta sempre consentita la consegna a domicilio.
L’attività motoria è consentita nei pressi della propria abitazione.
Le classi seconde e terze della scuola secondaria di primo grado (ex scuola “media”) passano in didattica a distanza, come la scuola secondaria di secondo grado e l’università.
Restano sempre in presenza le attività dei servizi educativi, la scuola dell’infanzia e la scuola primaria.
Possono riaprire le biblioteche, ma soltanto con servizi di consegna e ritiro libri su prenotazione.